28 ottobre 2022 - ore 20.30 - Biblioteca Comunale - Comune di Lugo

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28 ottobre 2022 - ore 20.30

 

 

“Io ho sempre un po’ scritto per me, per sfogo”, racconta l’autore Giacomo Pozzi. “Tuttavia questo romanzo è nato un giorno, dopo che avevo finito di leggere un libro: ne stavo per iniziare un altro, ma ho visto questo foglio bianco con al centro un punto nero. Ho visualizzato quest’immagine e mi sono appuntato l’idea, ma non riuscivo ad accantonarla e così ho iniziato a lavorarci subito.” Esordisce così Giacomo Pozzi, parlando in un’intervista rilasciata di recente alla rivista Gagarin, classe 1998 nato a Lugo di Romagna, oggi vive a Imola, in provincia di Bologna ed è un grande viaggiatore, questo è il suo primo romanzo, l’autore dialogherà venerdì 28 ottobre in sala Codazzi – ore 20.30, con Andrea Moroni, bibliotecario della Trisi. Trama del libro Per comprendere e rinascere è davvero fondamentale che la vita colpisca in maniera così violenta e travolgente? A quanto pare sì, e per i protagonisti di questa storia essa colpirà con tutta la ferocia che possiede. Dopo aver scelto un seme raro e prezioso dalla collezione di un vecchio del paese, il risveglio in una grotta gelida al di là della valle cambierà le loro vite. Hélène ha però un volo prenotato, e un villaggio attende di conoscerla. Sarà poi una sola promessa a riecheggiare nell'arsura del deserto, impetuosa come la rivendicazione di sé stessi dopo aver subìto la peggiore violenza che quella stessa vita possa proporre a un essere umano per indirizzarlo a cambiare; per fargli comprendere di essere nient'altro che suo limitato amico. Una storia commovente, di un'intensità tale da riuscire a penetrare nell'animo del lettore e depositarsi come la poesia delle sue parole, incalzate da un ritmo narrativo sprezzante e delicato. Un libro nel quale bisogna chiudere gli occhi e fidarsi, come ha fatto Hélène con la sua vita. 

“Io ho sempre un po’ scritto per me, per sfogo”, racconta l’autore Giacomo Pozzi. “Tuttavia questo romanzo è nato un giorno, dopo che avevo finito di leggere un libro: ne stavo per iniziare un altro, ma ho visto questo foglio bianco con al centro un punto nero. Ho visualizzato quest’immagine e mi sono appuntato l’idea, ma non riuscivo ad accantonarla e così ho iniziato a lavorarci subito.” 
Esordisce così Giacomo Pozzi, parlando in un’intervista rilasciata di recente alla rivista Gagarin, classe 1998 nato a Lugo di Romagna, oggi vive a Imola, in provincia di Bologna ed è un grande viaggiatore, questo è il suo primo romanzo, l’autore dialogherà venerdì 28 ottobre in sala Codazzi – ore 20.30, con Andrea Moroni, bibliotecario della Trisi. 
Trama del libro 
Per comprendere e rinascere è davvero fondamentale che la vita colpisca in maniera così violenta e travolgente? A quanto pare sì, e per i protagonisti di questa storia essa colpirà con tutta la ferocia che possiede. Dopo aver scelto un seme raro e prezioso dalla collezione di un vecchio del paese, il risveglio in una grotta gelida al di là della valle cambierà le loro vite. Hélène ha però un volo prenotato, e un villaggio attende di conoscerla. Sarà poi una sola promessa a riecheggiare nell'arsura del deserto, impetuosa come la rivendicazione di sé stessi dopo aver subìto la peggiore violenza che quella stessa vita possa proporre a un essere umano per indirizzarlo a cambiare; per fargli comprendere di essere nient'altro che suo limitato amico. Una storia commovente, di un'intensità tale da riuscire a penetrare nell'animo del lettore e depositarsi come la poesia delle sue parole, incalzate da un ritmo narrativo sprezzante e delicato. Un libro nel quale bisogna chiudere gli occhi e fidarsi, come ha fatto Hélène con la sua vita.