La storia - Biblioteca Comunale - Comune di Lugo

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La storia

 

 

Fabrizio-Trisi

L’origine della Biblioteca risale alla seconda metà del Seicento con la formazione di un primo nucleo di volumi che costituivano la “libraria” del Collegio, istituito per volontà testamentaria del nobile lughese Fabrizio Trisi, morto nel 1630. Il Collegio fu inaugurato nel 1674 in via Codalunga, oggi via Matteotti, e successivamente trasferito (1774) nell'attuale Palazzo Trisi, edificato su progetto dell’architetto Cosimo Morelli.

Inizialmente lo scopo del Collegio era quello di formare la classe dirigente lughese negli studi giuridici; successivamente venne aggiunto l'insegnamento di Filosofia. Trattandosi di studi a livello universitario il Collegio ebbe spesso pochi studenti e attraversò periodi di chiusura; in seguito, tuttavia, per necessità pratiche finì per ospitare altre discipline e altri tipi di scuola con indirizzo diverso, comprese le cosiddette scuole “basse”.

A Palazzo Trisi la biblioteca era anticamente situata al secondo piano e il nucleo librario, non più costituito soltanto di testi giuridici e filosofici ma anche di carattere storico e letterario, si andava lentamente ampliando con gli acquisti che la comunità effettuava destinando, a tale scopo, una parte delle entrate del mercato del Pavaglione.

 

Bertazzoni-Trisi

La biblioteca del Collegio era a disposizione soprattutto di chi frequentava le scuole a Palazzo Trisi, anche se risulta dai documenti d'archivio che era permessa la consultazione dei libri anche agli esterni.

Nel 1803 la biblioteca venne ufficialmente aperta al pubblico e prese il nome di Comunale Fabrizio Trisi. Un consistente incremento delle raccolte librarie si ebbe in epoca napoleonica, dopo che, in seguito alla soppressione delle Corporazioni religiose, confluirono a Palazzo Trisi le biblioteche dei Domenicani, Francescani, Carmelitani e Cappuccini.

 

biblioteca-trisi-fine-ottocento

Nel corso dell’Ottocento e del Novecento l’arricchimento delle collezioni fu comunque dovuto principalmente all’acquisizione di importanti fondi librari e documentari, pervenuti per donazione di privati e per acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale.

Oggi la Biblioteca ha un patrimonio di oltre 220.000 unità bibliografiche tra cui manoscritti e autografi, incunaboli, cinquecentine e altre edizioni di pregio, periodici, stampe, disegni, immagini iconografiche e materiale multimediale.

Tra i Fondi si citano quelli del matematico Silvestro Gherardi, dei musicisti Luigi e Giuseppe Malerbi, dell’aviatore Francesco Baracca, del bibliofilo Pietro Cavallini, della famiglia Rossi Ferrucci e del musicista e compositore Francesco Balilla Pratella, del regista e produttore cinematografico Gian Vittorio Baldi, dello studioso del giallo italiano Loris Rambelli.

La biblioteca dal 1986 fa parte della Rete bibliotecaria di Romagna, offre servizi di pubblica lettura ai cittadini di tutte le fasce d’età e svolge attività di promozione culturale, di sperimentazione didattica e di divulgazione scientifica in collaborazione con scuole, istituti e associazioni culturali.