"L'Aviatore Dro. Il sogno di un eroe moderno" - Biblioteca Comunale - Comune di Lugo

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"L'Aviatore Dro. Il sogno di un eroe moderno"

 

L’AVIATORE DRO

IL SOGNO DI UN EROE MODERNO

 

 

La sera del 4 settembre 1920  andava in scena al Teatro Rossini di Lugo “L'Aviatore Dro”, poema tragico in tre atti e musica del compositore lughese Francesco Balilla Pratella, autore dei manifesti della musica futurista.

 

Gli spartiti autografi sono datati tra il 1913 e il 1914, ma il progetto risale almeno ad un anno prima, ispirato da un fatto di cronaca avvenuto a Lugo. Nell’opera Dro è un giovane annoiato da una vita di lusso e agiatezze; scommette al gioco perdendo tutte le sue ricchezze; ripudia la bella e perversa Ciadi e intraprende un nuovo percorso aspirando ad una vita pura e libera, in completa comunione con la natura; si improvvisa aviatore ma l’impresa gli è fatale.

Il mio aviatore  – scrive Pratella nella autobiografia  - è un primo tipo mitico moderno di umanità eroica e non più l'eroe crudele e classico della spada in pugno ...”

Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Movimento futurista, che intravedeva nell'opera la realizzazione delle asserzioni teoriche del futurismo in musica, seguì da vicino il progredire della composizione, dispensò consigli e suggerimenti, caldeggiò l’introduzione nella partitura di alcuni intonarumori di Russolo e prese contatti con l'editore Sonzogno per la pubblicazione.

 

Per una serie di sfortunati eventi, primo fra tutti la guerra, non fu possibile portare in scena l'opera fino a quando, nell'estate del 1920, Pratella non ricevette una proposta dall'amico e timpanista lughese Enrico Tabanelli. L’ingegnere Cesare Giordani di Bologna assunse l'impresa della rappresentazione e l'Amministrazione Comunale di Lugo concesse un sostanzioso contributo (Lire 40.000).

I preparativi furono imponenti e riguardarono anche il Teatro Rossini che fu dotato di un nuovo golfo mistico o buca d'orchestra. Le scene e i costumi, ideati dal pittore lughese Esodo Pratelli, cugino di Francesco Balilla, furono realizzati a Milano.

 

Come si apprende dalle colonne dei giornali dell’epoca, nella prima serata il teatro registrò il tutto esaurito: presenti molti forestieri, numerosi critici e un folto gruppo di giornalisti rappresentanti le principali testate nazionali, ma anche tanti lughesi e spettatori provenienti dalle città vicine. La stagione si rivelò un vero trionfo. Il grandissimo successo di pubblico portò l’impresario ad aggiungere tre serate alle 11 previste: l’ultima recita si svolse il 26 settembre 1920.

 

La critica inizialmente vide nell’Aviatore Dro un’opera che poteva riscuotere un successo ben maggiore di quello ottenuto a Lugo. Soprattutto Marinetti si prodigò perché venisse rappresentata in importanti teatri nazionali ma senza successo. 

Fu rimessa in scena solo nel 1996 e sempre nel Teatro Rossini di Lugo: direttore artistico era il lughese Antonio Taglioni, direttore d'orchestra Giannandrea Gavazzeni, con  scene, costumi e regia  di Sylvano Bussotti e coreografie di Anna Catalano. Una produzione del Teatro Alighieri di Ravenna in collaborazione con il Teatro Rossini di Lugo e la Fondazione Arturo Toscanini.

 

 

La mostra  espone lettere, manoscritti, spartiti autografi, fotografie ed altri materiali documentari conservati nel Fondo Pratella della Biblioteca Trisi, alcuni dei quali recentemente restaurati con il contributo dell'Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.

Saranno esposti inoltre i bozzetti del pittore Esodo Pratelli provenienti dalle Raccolte Comunali d'Arte e riproduzioni di originali da collezioni private. Alcuni documenti appartengono all’Archivio Storico di Lugo, altri alla Fondazione Primo Conti onlus di Fiesole (FI).

Nello spazio mostre, a proiezione continua, sarà possibile rivedere la rappresentazione de “L'Aviatore Dro”, realizzata al Teatro Rossini di Lugo nel 1996.

 

 

 

Si ringraziano per la gentile collaborazione gli Eredi del Maestro Pratella, Rita Romeo, nipote di Esodo Pratelli e gli Eredi   Pratelli, la Direzione dell'Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Maria Chiara Berni, Responsabile Archivio della Fondazione Primo Conti onlus di Fiesole (FI) , Giulia Albertario autrice del saggio “L’Aviatore Dro di Francesco Balilla Pratella,  Domenico Randi, Vice-presidente della Fondazione Teatro Rossini di Lugo, Giovanni Barberini, Responsabile delle Collezioni d’Arte e delle attività espositive del Comune di Lugo, Francesca Del Giacco, Responsabile dell’Archivio Storico Comunale, Andrea Albonetti, i collezionisti privati che hanno gentilmente concesso la riproduzione di alcune scenografie e bozzetti di Esodo Pratelli.