In biblioteca una mostra dedicata all’artista Gino Croari - Biblioteca Comunale - Comune di Lugo

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In biblioteca una mostra dedicata all’artista Gino Croari

 

Con la riapertura al pubblico della biblioteca “Fabrizio Trisi” di Lugo torna a riempirsi anche lo spazio mostre. Da lunedì 17 maggio e fino al 30 giugno al piano terra della biblioteca è infatti allestita la mostra dedicata all’artista Gino Croari  (1905-2005) dal titolo “Gino Croari… la mia Lugo”.

Le opere esposte, dedicate a Lugo e ai suoi dintorni, sono state scelte tra quelle donate dall’artista alla città della sua infanzia e della sua giovinezza, con il desiderio di rafforzare quel legame affettivo che con il passare degli anni si era trasformato in una nostalgia ricorrente e profonda. Il percorso espositivo comprenderà anche tre incisioni originali nelle quali il pittore ha rappresentato alcuni versi della Divina Commedia di Dante Alighieri: un omaggio al Sommo Poeta  in occasione delle celebrazioni dei settecento anni dalla morte.

 

Gino Croari “era nato a Genova il 3 giugno 1905 da padre lughese e madre genovese, deceduta prematuramente nel 1910, quando il pittore aveva solo 5 anni. Pertanto il padre preferì ritornare a Lugo, dove il piccolo Gino visse gli anni dell’infanzia, dell’adolescenza e della giovinezza, prima di realizzare il sogno di trasferirsi a Roma nel 1935, quando trentenne aveva ormai ultimato il percorso di formazione artistico. Una formazione di base iniziata con l’insegnamento di Domenico Visani (1859-1930) e Luigi Varoli (1889-1958) in quella ‘Scuola di disegno’, che a Lugo riscuoteva tanti consensi, rappresentando spesso un punto di incontro tra l’arte e l’artigianato locale. La spiccata professionalità degli artigiani locali (decoratori, incisori, ebanisti, falegnami, muratori), che frequentavano la scuola serale dipendeva, infatti, anche dall’insegnamento impartito da artisti di notevole valore. Lo stesso Domenico Visani si era preso a cuore la sorte di quel ragazzo povero e lo invitava nel suo studio, o gli commissionava piccoli incarichi. Nel contesto lughese Croari aveva fatto alcuni incontri importanti, collaborando con Roberto Sella (1878-1955) e Lucio Benini (1882-1961) sotto la guida dei quali aveva imparato la tecnica dell’affresco. L’apprendistato di Croari avvenne, quindi, progressivamente, alternando il lavoro di artigiano decoratore nei palazzi lughesi con l’aspirazione a diventare pittore a pieno titolo. A Lugo aveva assistito all’esplodere del movimento futurista, frequentando personalmente il pittore Giacomo Vespignani (1891-1941), di cui divenne amico, ma anche il contatto con altri artisti come Luigi Pasquali (1903-1941), Francesco Lo Presti (1893-1938), Giulio Avveduti (1889-1986), Felice Baroni (1901-19869 era stato di stimolo nella sua iniziale formazione pittorica. […] All’inizio degli anni Trenta partecipò, a Lugo, alle prime mostre insieme a Giacomo Vespignani, Anto Ricci, Giulio Avveduti, Felice Baroni raccogliendo l’incoraggiamento di Leo Valli, l’industriale vinicolo lughese che acquisì le prime opere di Croari, svolgendo, come nel caso di altri giovani artisti, la funzione di mecenate. L’incontro con Domenico Rambelli (1886-1972), avvenuta negli anni in cui l’artista faentino progettava il monumento a Baracca, fece nascere in Croari l’idea di evadere dall’ambiente lughese e tentare l’avventura in una grande